martedì 21 marzo 2017

LA RAGAZZA SULLA SPIAGGIA




Il sole picchia forte e Mara se ne sta, priva di energie, stravaccata su un lettino di juta, sotto l'ombrellone a strice bianche e blu!
Occhi chiusi, piu' morta che viva, dopo la sbornia di ieri sera.

All'improvviso arriva Alf. Se stessimo guardando un film, ora ci sarebbe il fermo immagine, con la voce del narratore in sottofondo che dice: "uomo brizzolato, sui 50, tarchiato e grossolano. Gestisce un ristorante sulla piazza. La mattina, quando puo', se ne va al mare a prendere il sole". 

Ma questo non e' un film, almeno, non ancora. E' la storia di Mara e della sua avventura al mare, in piena estate. 
Alf sta tornando al suo lettino, che e' esattamente accanto a quello di Mara, con Giuliano, un amico, stessi modi, stessa stazza. 

"Vieni, te la faccio vedere" - bofonchia all'altro - "Ieri sera l'ho trovata completamente ubriaca sulla spiaggia, appoggiata vicino agli scogli. Pensavo fosse morta! Allora mi sono avvicinato, ho sentito che respirava e l'ho presa in braccio. L'ho portata a casa e quando l'ho adagiata sul letto ha iniziato quasi a vomitare. Cosi' l'ho messa nella vasca da bagno e l'ho spogliata. Volevo lavarla. Era sporca di sabbia, vino, birra, ma che ne so! Uno schifo! E poi sentivo puzza di piscio, di urina, si! Lei era completamente fatta

All'inizio ero un po' impacciato, poi ho preso a spogliarla e le mani ... si insomma .... non ho resistito. Ho cominciato a toccarla. Era talmente bella, con due seni enormi e un culo! Uno spettacolo. Le ho tolto gli slip, il reggiseno, tutto! Mentre la insaponavo quella gemeva pure! Ho pensato che fosse una troietta da spiaggia, una di quelle che magari se la vanno a cercare. Si ubriacano e trombano con il primo che passa".

L'amico lo guarda con la bava alla bocca, probabilmente sta visualizzando la scena nella sua mente da maiale sfrenato!

"mmmmmm, Alf, certo che ti e' capitato proprio un bel bocconcino! Che culo!" - risponde il compare, porco come lui, ma Mara e' ancora in uno stato di semi trans, non riesce a tenere gli occhi aperti. E' in catalessi. Sente appena quelle voci maschili vibrare sulla sua pelle. Sono vicini, come api intorno al miele! Mosconi bifolchi!

"Si Giu', insomma, le ho infilato due dita in fica e quella godeva, capisci? Poi nel culo. Era talmente fatta che non riusciva nemmeno a ribellarsi!!!".

"E quindi Alf, dopo che l'hai lavata, che hai fatto?"

"L'ho messa a letto, nuda. Dovevi vedere che favola! La guardavo e non resistevo".

"Quindi te la sei scopata?!"

"Si, tanto non capiva niente! Dev'essere proprio troia. Poi stamattina si e' alzata e ha mangiato qualcosa. Dovevi vederla. Bianca cadaverica. Le ho detto di tornare a letto, ma lei niente. Voleva scendere in spiaggia con me. Dovevi vedere che troietta! Come si muoveva. Le tette che premevano contro quella scollatura profonda. Si succhiava le dita sporche di marmellata, davanti a me! E' proprio troia! Guardala!".

Il compare si avvicina per vederla meglio. Mara resta immobile. Forse e' addormentata. Deve ancora riprendersi dalla notte brava. 

"Si, Giu', guarda ... guarda quanto e' troia! Ora te lo faccio vedere".

Alf si siede sul lettino accanto alla ragazza e comincia ad accarezzarle quel lembo di costume umido tra le cosce. Lei inizia a sospirare. Lui le scioglie i nodini sui fianchi e lo slip si apre sotto i loro occhi. E' completamente depilata e leggermente aperta. Alf infila un dito e comincia a spingere.

"Guarda che troia Giu'! Guarda che bella fica che ha! Bagnata, sempre bagnata!". 

E mentre dice cosi' sente il cazzo gonfiarsi nei pantaloncini. Continua, mentre Mara apre le gambe un po' di piu'. 

"Dai Giu', vieni qua, senti quanto e' bagnata, la devi sentire!".

Giuliano si avvicina e appoggia l'indice sul clitoride. Lo strofina piano, mentre Alf fa scivolare il suo dito verso il buchino posteriore. 

"Dai Giu', senti quant'e' bagnata! Infila il dito". 

Giuliano non se lo fa ripetere oltre e sprofonda dentro di lei. Prima infila l'indice, poi il dito medio, rozzo, depravato. Stantuffa, mentre Mara comincia a muovere il bacino. Dischiude le labbra. Il respiro si fa leggermente affannato.  

"Hai visto Giu', come gode?! E' una piccola troia. Mi fa impazzire!".

I due parlano e intanto masturbano la ragazza che comincia ad inclinare la schiena e a godere di quei porci assatanati. Stringe le mani al lettino, offre quello spettacolo senza nessun pudore, sospesa tra uno stato onirico e la realta'. Forse persa ancora nei fumi dell'alcool, forse semplicemente vogliosa. 

"Giu', guarda che tette che ha! Spostale il costume!".

Giulio e' fuori di se', allunga subito una mano e quasi le strappa quel toppino striminzito. I seni di Mara sono coppe di fuoco! Sode, piene, bollenti! 
Giulio le tocca, le accarezza, poi inizia a pizzicarle i capezzoli. La ragazza geme, muove il bacino. Sembra quasi dire "si, siiiii", ma non riesce a proferire parola. Come una marionetta senza anima. 

"Dai Giu', succhiagliele! Questa troietta non aspetta altro!".
Alf non fa in tempo a dirlo che Giulio e' gia' con la bocca su di lei. Quella lunga lingua ruvida si insinua ovunque, senza indugio. 

Mara continua a tenere gli occhi chiusi. Smorfie di godimento si deformano sulle sue labbra. 
Alf riprende a masturbarla, piu' forte e all'improvviso la ragazza esplode in un orgasmo furente!

"Che ti ho detto Giu'?! Questa e' proprio una bella troietta".

"Si, Alf, ma quanti anni ha? a me sembra piccola ...... che ti ha detto? hai visto se ha documenti con se'? hai guardato nella sua borsa?"

"Ma che piccola! Sara' sicuramente maggiorenne! Comunque no, non ho trovato nessun documento nella borsetta ieri sera".

"Lo sai che con le minorenni non si scherza. Queste ti fanno arrestare poi, eh!".

"Ma quale arrestare! Questa almeno 20 ce li avra'!".

I due discutono sull'eta' di Mara, mentre lei rimane sdraiata, semi cosciente, occhi chiusi. Ad un tratto due poliziotti si avvicinano. Hanno notato la scena da lontano, due uomini che spogliano una ragazza sulla spiaggia. Atti osceni in luogo pubblico? probabilmente si. Non siamo su una spiaggia di nudisti e comunque gli "atti" erano inequivocabili! 

"Giu', la polizia!".

Alf sembra sbiancare. Forse l'amico ha proprio ragione invece. Cerca di rivestire la ragazza, in fretta e furia, ma i poliziotti sono gia' sotto l'ombrellone.

"Signori, che succede qui?"

Giulio, il piu' fifone dei due, balbetta subito che non c'entra niente.
Alf invece rimane calmo e cerca di spiegare che e' tutto un equivoco. Mara e' ancora in stato comatoso.

I poliziotti cominciano a fare domande, poi si rivolgono a lei. La strattonano. La ragazza sembra risvegliarsi lentamente. 

"Hey ragazzina, che ci fai qui? che sei venuta a fare in spiaggia con questi due?!".

"Io? niente! sono amici, stiamo prendendo il sole!". Biascica a malapena.
I poliziotti continuano, sguardo accigliato, tono marcato.

"Prendere il sole con le mani di questi porci dentro le mutande? Sei proprio una puttanella! E mi sa che sei ancora una ragazzina!".

"Ragazzina? Non sono piu' una ragazzina ormai!"

"Vergognati, sei solo una giovane troietta che e' venuta a farsi scopare sulla spiaggia! Dovresti essere arrestata!".

Mara sembra preoccupata. Lo spavento la fa trasalire. 
I due la prendono di forza. Uno le stringe le braccia dietro la schiena, l'altro la prende per i capelli e si allontanano. 

Il costume le scivola passo dopo passo. Alf e Giu' non hanno fatto in tempo a rifare i nodini.

"Guarda che troia!" - riprende un poliziotto - "si e' lasciata sfilare anche le mutandine! Davanti alla polizia poi!".

Il poliziotto dietro di lei le palpa il culo sodo come marmo. 

Pochi metri e i tre raggiungono una zona semi isolata della spiaggia. Nascosti da alcuni scogli cominciano a farle un discorsetto.

"Allora ragazzina, dicci quanti anni hai e che cosa fai qui!".
Ora lo sguardo dei due appare diverso, quasi divertito.

Mara invece abbassa gli occhi. Non vuole rispondere.

"Behhhh! che dobbiamo fare? lo dobbiamo indovinare noi?!". Lei continua a non rispondere.
I due cominciano a palparle le tette. Mara non si muove, non dice nulla, cerca di non reagire alle loro provocazioni, ma quelli insistono e la ragazza comincia a sentire di nuovo quel brivido al basso ventre ... 

Stringe i denti, quasi si morde le labbra. Uno dei due le prende una mano e se la porta sui pantaloni.

"Senti ragazzina, senti quanto e' gonfio! Sei una troia, ce lo hai fatto diventare duro!".

Il poliziotto tira giu' la zip ed estrae quel cazzo enorme che non riesce piu' a contenere. Se lo fa stringere, menare. Mara lo afferra e segue il suo movimento, mentre l'altro poliziotto le infila la mano sotto il costume e comincia a strofinarle il clitoride. La fa ansimare, godere. La ragazza si contorce, il respiro si fa sempre piu' intenso.

"Dai troietta, facci venire! Facciamo venire anche te adesso!".

Poliziotti balordi! Approfittano di una ragazzina dal viso acqua e sapone. Eppure Mara sente la lussuria prendere il sopravvento. Piu' la situazione si fa perversa e piu' gode. E' come una droga per lei. Una blasfemia. Sacrilega, sporca, puttana! 

Quelle manacce addosso la infiammano. Quel contrasto, tra la sua giovinezza, la sua "purezza" e quel marciume di depravazione, di empia immoralita', la divorano da dentro, fanno parte di lei, forse da sempre .... 

Poi di colpo l'afferrano per le spalle e la adagiano sulla sabbia bagnata. Uno le infila il cazzo dritto in gola, l'altro inizia a leccarle la fica. Mara non ne puo' piu', un altro orgasmo esplode incontrollato. Trema, su quel lembo di terra salmastra, punta i piedi e affonda le mani, accarezzata dalle onde. I raggi del sole sono ancora troppo forti per lei.
La ragazza rimane stremata al suolo, con la sabbia tra i capelli.

"Allora troietta, sei proprio libidinosa tu, eh!".

I due si avventano sopra di lei ancora una volta e a turno la prendono e la dominano. 
Mara e' rapita da un godimento senza fine. Cede ad ogni loro richiesta, mai sazia di quei corpi robusti. 

Non riesce ad opporsi, ancora priva di forze. Si sente costretta a dare il proprio corpo, ma questo la eccita, la eccita tantissimo!

Poi i due arrivano e le sborrano addosso, come ogni animale fa per segnare la propria preda. 

"Ragazzina, sei stata collaborante, per questa volta non ti arrestiamo, ma la prossima, se ti troviamo ancora in queste condizioni ........! E la banda non scherza ................ahahah!".

Mara non risponde, ancora madida di piacere e sospirante. Il solo pensiero che i due possano prenderla di nuovo e portarla in cella la spaventa, ma allo stesso tempo la eccita. 

Lentamente tenta di rimettersi gli slip, seppur sdraiata, sconvolta, ad occhi semichiusi, ma le sue dita vanno inavvertitamente sul clitoride e la ragazza ritrova, ancora una volta, quel desiderio travolgente. 

Non puo' fare a meno di toccarsi, ancora..... riparata dagli scogli, finche' qualcuno ...... chissa' ........ la trovera' di nuovo ... e ..... 

a voi il finale!



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