martedì 20 giugno 2017

LA CABINA TELEFONICA





E' sera, il marciapiede e' desolato. Un paio di lampioni illuminano appena la strada, proiettando una fioca luce su questa vecchia cabina. Fa tanto atmosfera anni cinquanta. 

L'impulso e' sempre lo stesso: entrare e leggere i bigliettini affissi con i numeri di telefono. Le business card delle puttane, li chiamo io. A volte se ne trovano alcuni con le foto. Alcune sfoggiano le loro tette enormi, altre mettono in evidenza solo il culo.

Ma io sono una donna, perfettamente etero. Che cazzo ci faccio a sbirciare le puttane che lasciano i loro numeri in giro? Curiosita'? Latente bisessualita'? Depravazione? 

La tentazione di aprire questa cabina e fotografare un numero di telefono e' forte. E poi ..... poi ..... poi ci lascerei il mio, per vedere chi chiama ..... 

Titubo un po' sotto la pioggerellina del primo autunno. Poi, apro la cabina ed entro. E' costellata di numeri. Alcuni hanno anche la foto, come pensavo. Miranda e' bellissima, mora, occhi verdi, tette da urlo. Shantelle invece non ha foto, ma dalla descrizione promette bene. Lisa sembra una minorenne, e' asiatica. Troppo piatta per i miei gusti. Oddio. Se qualcuno mi soprendesse a fare la radiografia ai bigliettini hard ..... Mhhhh. Devo pensare in fretta... 

Fotografo un numero o lascio il mio? ma poi perche' fotografare? perche' dovrei chiamare una puttana? Per scoparci? Per guardarla scopare con altri? 

La curiosita' e' tanta. Mai avuta un'esperienza simile prima d'ora. 

Cosa succederebbe se ..... 
- lasciassi il mio numero   (continua qui)
- telefonassi ad uno di questi numeri (continua qui)

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